domenica 24 agosto 2014

"Ovunque, proteggici" di Elisa Ruotolo

"..diventando un Girosa non da subito ma a un certo punto, appena ho creduto alle storie di Ettore senza insospettirmi a prenderle per ciò che erano: bugie buone a moderare verità che addolorano. E' successo nel momento in cui ho creduto ai ferri e ai chiodi della nostra storia, a fulmini che scansano; a erbe che guariscono; a vergogne grezze, bisognose di tenersi per moglie una figlia; a soffi di fiato che schiudono orecchi; a verginità intatte dopo molti anni e uomini venuti a scompigliarle; a scottature e odori di cenere senza mai confonderli col peccato e l'innominabile".
Lorenzo Girosa cinquant'anni e una vita sfusa dal pacco come quella del padre Nicola alias Blacmàn, un imbroglione, un mago, un guitto... un bugiardo. Pur desiderando sfuggire al suo destino, emanciparsi da quel padre e da quel carico di angustie e stranezze Lorenzo finirà per somigliargli, riconoscersi nei suoi difetti, finanche nelle sue stesse colpe, salvo emendare in età adulta quando avrà il coraggio di confrontarsi con il passato, con la coscienza e dare forma ad una verità che spiega tutto, intrisa com'è di dolore e spavalderia, bisogno e pena infinita.
Ma questo è Lorenzo.. colpa e perdono, questo trasudano le mura di Villa Gerosa, e tutti i suoi ospiti venuti di generazione in generazione ad abitare una casa nel bosco, a rompere i silenzi, a lavorare campi, a sognare di far grande la famiglia limitandosi poi a sopravvivere, pezzi impazziti su una scacchiera dove il nero della sofferenza ghermisce il bianco della gioia e della speranza. Sognatori arditi e stregoni, contadini e viaggiatori, ombre silenti e vergini colpevoli, corpi di uomini e donne decisi a sfidare la sorte per amare chi non ricambierà l'amore se non con briciole di inutile possesso e sguardi di biasimo e sconforto. Eppure a dispetto di cuori infranti e malattie espiatorie Villa Girosa sarà sempre pronta ad accogliere, come la comprensione inattesa e l'abbraccio paziente di Mariano, un medico dei pazzi sui generis, intessuto di sconfinato amore, l'unico capace davvero di rimettere ordine sulla scacchiera della vita dei suoi parenti, pareggiare il bianco con il nero e restituire speranza e volontà per ispirare in chi oltrepassa il cancello della vecchia villa la preghiera Ovunque, proteggimi. 
Un viatico del cuore, questo è la scrittura della Ruotolo. Intensa, emotiva, strabordante di semplicità e passione come i personaggi di Villa Girosa. Al lettore sembra di abitare quelle stanze, immergersi negli odori e negli umori della casa, compenetrarsi con i dolori e i desideri di Ettore, Rachele, Rosaria, Mariano, Francesca, Eliana, Lorenzo, Ester e farsene carico per capire e riconoscere la forza della famiglia, dell'amore, su tutto e a dispetto di tutto.