giovedì 31 dicembre 2009

I saldi sono già iniziati

http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/economia/demanio-vendita/demanio-vendita/demanio-vendita.html

Chiude il Tavern on the Green

Caspita.. chiude il Tavern on the Green.. almeno per un pò.. un posto da sogno.. finito anche nelle pagine di un mio romanzo.. ma questo è il meno!

Il giardino dei ricordi

Io li chiamo 'libri da caminetto'.. quei libroni dalle storie un pò tristi con un finale lieto che lascia ben sperare. A questa categoria appartiene 'Il giardino dei ricordi' di Rachel Hore. Racconta la storia di due cuori spezzati che tornano alla vita complice un giardino e il segreto che ne custodisce. Protagonisti, Mel e Patrick, una splendida baia in Cornovaglia, la cadente tenuta di Merryn Hall, un vecchio cottage ammantato di strane presenze e un misterioso giardino. Di mezzo gli affanni di due cuori che decidono di rischiare, di credere ancora all'amore, alla possibilità di essere felici, salvo cozzare con una realtà di "ex" questuanti di mille attenzioni o latori di svenevoli ricatti morali, amici bisognosi, catostrofici incontri e un passato che chiede di essere raccontato, quello di una giovane orfana e del suo sogno di dipingere, Pearl. A dispetto di tutto però la felicità è dietro l'angolo.. e basta poco per afferrarla.

mercoledì 30 dicembre 2009

Brothers

Può un film spiegare meglio di un approfondimento giornalistico la difficile situazione dei soldati americani reduci dall'Afghanistan? 'Brothers' di Jim Sheridan, versione americana del film danese 'Non desiderare la donna d'altri' ci riesce in pieno. Sam è un soldato, ha una moglie Grace e due figlie. La sua è una famiglia felice. Unico neo, il fratello Tommy, passato recente in galera e in perenne conflitto con il padre, a sua volta militare e reduce del Vietnam, a cui però Sam vuole un gran bene. In Afghanistan, l'aereo su cui viaggia Sam viene colpito. Tutti lo credono morto e per superare il trauma Grace accetta l'aiuto insperato del cognato Tommy che si scopre responsabile come mai prima, in grado di diventare un riferimento positivo per tutti, persino per il padre. Ma Sam ritorna, con indosso un abito di sofferenze e orrori che minano la sua salute mentale. Quello che è stato costretto a fare per sopravvivere, per tornare dalla sua amata Grace lo tormenta al punto da mettere in dubbio l'amore, la fedeltà della donna che crede ora essere l'amante del fratello Tommy. Sam, l'eroe si trasforma in mostro per le stesse figlie che iniziano ad aver paura di lui, a preferirgli, cercare le cure dello zio Tommy. Saranno proprio le parole di Tommy a strappare Sam alla follia di un gesto disperato e l'abbraccio della moglie a riportarlo alla vita. Un film drammatico, ben recitato -Tobey Maguire nel ruolo dell'allucinato, alienato è credibilissimo- e ben diretto che scava dentro. Da vedere.

domenica 27 dicembre 2009

L'oblio che saremo

Ricordare il proprio padre, assassinato per strada da squadroni della morte colombiani significa parlare della propria famiglia, della propria infanzia, di sé e rendere così omaggio a chi ci ha reso quello che siamo. Héctor Abad fa questo ne 'L'oblio che saremo' e tributa onore, con la parola scritta che passa al lettore e per suo tramite si diffonde, alla memoria del padre, rimandando il momento dell'oblio che inevitabilmente avvolge tutto e tutti. Medico, docente universitario, padre. Héctor Abad Gomez era questo e altro. Quel suo essere fatto per gli altri, per ripianare le ingiustize, per denunciarle trasmettendo così valori ai figli, agli studenti, agli amici ed essere, farsi esempio. Un uomo buono, sorridente, un mezzo sognatore attaccato ai suoi cari, la moglie, le figlie adorate e lui il maschio, il piccolo di casa da crescere nella felicità, nell'assenza di divieti, donandogli responsabilità e uno sguardo lucido e distaccato sui fatti della vita. Fino a quando dopo mille tentativi di mettere a tacere una voce libera un gruppo di assassini ha proceduto ad ''annullare il cervello'' di chi agiva come un sovversivo. Ma nemmeno la morte può nascondere la testimonianza di un fiero impegno civile per la democrazia e la tolleranza.

La storia di Christine

Elizabeth von Arnim pseudonimo di Mary Annette Beauchamp, nata in Australia nel 1866 e morta negli Stati Uniti nel 1941 è stata una straordinaria narratrice dalla vita simile a quella di un romanzo. Cugina di Katherine Mansfield e amica di E.M. Foster, crebbe in Inghilterra, sposò il conte H.A. von Arnim con cui visse in Pomerania. Dopo la sua morte, tornata in Inghilterra amò H.G. Wells e in seguito sposò Francis Russell, fratello di Bertrand. Ne 'La storia di Christine' racconta di una giovane violinista inglese giunta in Germania nel 1914 per perfezionare i suoi studi; sola in una terra che si dimostra inospitale Christine godrà delle paterne attenzioni del suo maestro e incontrerà l'amore del giovane Bernd pagando per la breve stagione di felicità un prezzo altissimo. Straordinario l'epistolario che consente alla von Arnim -la storia è ispirata alla tragedia occorsa alla figlia adolescente- di descrivere il clima di crescente odio della popolazione tedesca nei confronti di quanti si dimostravano ostili alla sete di rivalsa del reich. Più attento di un saggio, 'La storia di Christine' spiega l'atteggiamento di superiorità della razza ariana, e il nascere dei sentimenti di cieca ossessione che troveranno la loro naturale espressione nel nazionalsocialismo di lì a venire. Struggente l'amore e la devozione di Christine per la madre che nullà potrà per salvare la figlia se non ricordarla per quello che era: un essere pieno d'amore per gli altri.

mercoledì 23 dicembre 2009

Speciale LiberLibri

Ancora in dubbio sul libro da regalare all'amico/a, fidanzato/a, marito/moglie, etc. ecco allora un breve speciale con qualche buon titolo, qualche scommessa e alcune conferme:
http://www.ageitalia.net/libri/LLNews091223.pdf

L'uomo nero

Sergio Rubini alla sua nuova prova da regista commuove e diverte con 'L'uomo nero' tirandosi dietro in un cast di attori credibili -persino Scamarcio lo è, e ce ne vuole!- una storia d'altri tempi, eterna e semplice al tempo stesso che racchiude un pò tutto, conflitto padre-figlio risolto solo quando l'apparente stranezza dell'uno si rivelerà come una grande lezione di vita, l'inquietudine del crescere, l'impietoso sguardo della provincia, la falsa benevolenza, le potenzialità che nascondono i sogni, etc. il tutto mentre un sole abbacinante ammanta di luce le ombre delle paure del piccolo protagonista che darà un volto al suo personale 'uomo nero' mettendone a nudo l'innocenza e la bontà. Particolare merito a Rubini: la scelta dei piccoli attori, esordienti espressivi e capaci.

sabato 19 dicembre 2009

Le rose di Evita

Un uomo ossessionato dal lavoro nei campi, una moglie giovane stanca della terra aspra e solitaria come il carattere del suo uomo e un adolescente di mezzo allo scampolo di un matrimonio destinato a finire. Ma in ogni fine si nasconde un inizio, così Marco -questo il suo nome- ruba al protagonista di un vecchio western le parole e i modi per vincere la solitudine mentre nella storia del nonno, delle sue rose e di Evita, la bella donna dalla pelle bianca a cui le donò, trova la forza e la follia per tracciare il suo destino. Un breve romanzo di tanti anni fa dello scomparso autore torinese Nico Orengo leggero e suggestivo.

martedì 15 dicembre 2009

Emmaus

Come due uomini, nell'episodio di Emmaus dei Vangeli, si interrogano: "Come abbiamo potuto non capire? Per tutto il tempo che è stato con noi, il Messia era con noi, e noi non ce siamo accorti" così nel romanzo di Baricco quattro adolescenti 'normali', votati ad una vita che si prospetta 'normale', con abitudini 'normali', case 'normali' non si accorgono di quel che gli capita intorno, di quel che capita a loro che si affacciano alla vita. Loro così abituati a distinguersi dagli 'altri' da non riconoscere l'altro in se stessi rispondono agli intralci della vita, agli imprevisti con dolore, rabbia, sgomento, autodistruzione e ancora con la forza che sta dietro l'apparente banalità del ripetere gesti piccoli che riempiono se stessi e gli altri. Una scrittura nitida, elegante che rasenta a tratti il puro esercizio di stile impriogionando volutamente le emozioni in singole parole, frasi. Ma questo è Baricco, prendere o lasciare.

domenica 13 dicembre 2009

Dammi mille baci

Beffardo il titolo non il contenuto. Dopo "L'amore è un Dio. Il sesso e la polis" ovvero l'amore ai tempi della Grecia antica, Eva Cantarella -professore ordinario di Istituzioni di diritto romano presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Milano, dove insegna anche Diritto greco- esplora la sfera sesso/amore in quel di Roma, mettendo a nudo la presunta virilità dei romani, la muliebre virtù delle spose, i rapporti familiari e ancora prostitute e prostituti e relativi tariffari fino ai tanti vizi e alle poche virtù di un popolo deciso anche a letto a mostrare il proprio 'imperium'. Libro ben scritto, curato nei dettagli, ricco di citazioni.

venerdì 11 dicembre 2009

Il mio amico Eric

Un film delizioso, tra i migliori degli ultimi tempi. "Il mio amico Eric" racconta la storia di un postino in lotta con se stesso. Depresso, due figliastri problematici a carico, un primo amore che non dimentica e una figlia che avrebbe tutti i diritti di odiarlo e che invece è pronta ad avere fiducia in lui al punto da affidargli la sua piccola. Peccato che ciò richieda tornare a vedere quel primo amore che gli ricorda il suo fallimento di uomo e il cui ricordo brucia dentro. Una vita allo sbando quella del postino Eric, non fosse per i colleghi- suoi migliori amici- la squadra del cuore -il Manchester- e il mitico Eric Cantona che complice un pò di 'fumo' renderà concreti i suoi sogni facendogli da 'personal life coach'. Surreale, comico, il film di Ken Loach rispolvera i toni della commedia per raccontare una tenera storia d'amore, il dramma di un uomo in crisi e le potenzialità di chi fidando nella solidarietà del prossimo -qui l'amicizia la fa da padrone- riesce a dare un senso alla propria vita e a quella dei propri cari, cui insegna il valore del bene. E a completare il tutto le straordinarie giocate di Cantona e le sue frasi ad effetto: "quando i gabbiani seguono il peschereccio è perché pensano che verranno gettate in mare delle sardine". Un film godibilissimo.

martedì 8 dicembre 2009

La vita autentica

Dopo "L'anima e il suo destino", Vito Mancuso -docente di Teologia moderna e contemporanea all'Università San Raffaele di Milano- scrive e pubblica per i tipi della Raffaello Cortina Editore un altro brillante saggio, questa volta interrogandosi sulle caratteristiche del 'vero uomo'.
"Io sostengo che l'uomo autentico è l'uomo giusto, è l'uomo che vive per attuare il bene dentro e fuori di sé, è l'uomo che ama sopra ogni cosa la verità".
Uno scritto breve ed agile nella costruzione, appassionato e appassionante, chiaro nel linguaggio. Da non perdere.

Erri De Luca e le storie sacre

Di questo meraviglioso autore segnalo due libri da regalarsi e regalare in occasione dei prossimi giorni di festa: 'Nocciolo d'oliva' e 'Penultime notizie circa Ieshu/Gesù' (Edizioni Messaggero Padova). Brevi racconti sulla vita dei profeti, di Gesù ma anche mille piccole occasioni per riflettere. Parole che "aprono" il cuore.

sabato 5 dicembre 2009

Il mondo di Rhett. Il ritorno di «Via col vento»

Chiariamo un punto... questo libro non racconta l'ipotetico seguito della storia d'amore tra Rossella O'Hara e Rhett Butler (tentativo fallito dal 'Rossella' di Alexandra Ripley) ma semplicemente racconta di Retth Butler, dall'infanzia difficile segnata dal tormentato rapporto con il padre all'indiscutibile tratto di sfida alla vita mischiato a imprudenza, fortuna e coraggio; dallo sfacciato duello con il fratello di Bella Watling per tutelarne l'onore a rischio di vedersi attribuita la paternità del figlio di lei fino al fatale incontro con Rossella nella biblioteca della tenuta dei Wilkes 'Le dodici querce' che segnerà la vita di entrambi. L'unico merito del libro di McCaigh appare quello di completare il personaggio di Rhett nulla aggiungendo al meraviglioso romanzo che fu il 'Via col vento' di Margaret Mitchell.
P.s. Il prossimo 15 dicembre si festeggeranno i settant'anni della prima del film 'Via col vento'.

giovedì 3 dicembre 2009

La dura verità

'La dura verità' è che questa commedia è abilmente costruita per strappare risate e spingere gli spettattori a scandalizzarsi giusto un pò, visti i toni espliciti e i riferimenti costanti al sesso! Racconta infatti la storia di Abby e Mike, lei (Katherine Heigl) produttrice televiva perfettina al limite dell'ossessivo complusivo ma tanto caruccia quanto poco fortunata sul versante sentimentale; lui (Gerard Butler), cinico affabulatore televisivo che spara a zero sulle donne e sulla loro ostinazione nel voler ridurre gli uomini a cagnolini scodinzolanti. Lei sarà costretta a lavorare con lui e per quanto detesti i suoi metodi sarà proprio seguendo i suoi consigli che conquisterà l'uomo dei suoi sogni. Ma è davvero così? Schermaglie d'amore.. per una dura verità, l'amore vero esiste! Divertenete ma per piacere qualcuno dica a Gerald Butler di buttare giù qualche chilo!

domenica 29 novembre 2009

La strada di Smirne

E' un'emozione dolente quella che coglie il 'lettore paziente' de 'La strada di Smirne' a cui l'autrice si rivolge. Dopo 'La masseria delle allodole' Antonia Arslan torna a raccontare le storie di Shushanig e dei suoi figli scampati allo sterminio armeno ad opera dei nazionalisti turchi e dell'esilio forzato dei sopravvissuti. "Nessuno è più tornato" e quanti tentarono furono condannati nell'incendio di Smirne. Un tragico epilogo quello che racconta la Arslan per tutte quelle persone dal destino incompiuto che ancora oggi reclamano attenzione e qualcuno che dia loro voce. La Arslan ci riesce perfettamente.

sabato 28 novembre 2009

L'odore dei libri

Da 'Vanity Fair': Sarà l'odore a salvare i vecchi libri custoditi nelle biblioteche. I chimici del Dipartimento patrimonio culturale dell'Università di Londra si sono trasformati in 'sommelier' e ne hanno 'annusati' 72. Di che cosa sanno? Di 'note erbacee con un sapore di acidi e un pizzico di vaniglia su una nuffa di fondo'. Dopo aver individuato questa base comune, hanno scoperto che un libro che invecchia può emettere centinaia di gas diversi. Li hanno catalogati e li useranno come 'marcatori di degrado', per capire quali sono i libri più vicini al disfacimento.

Jane e il segreto del medaglione

L'americana Stephanie Barron ha trasformato la leggendaria scrittrice inglese Jane Austen in personaggio per una serie di detective-story molto affascinanti. 'Jane e il segreto del medaglione' è la terza avventura con la Austen protagonista questa volta di un'indagine che rischia di coinvolgerla direttamente. Ad una festa in costume mentre gli attori di una famosa compagnia teatrale si esibiscono viene ucciso un uomo che veste la maschera di un arlecchino. Jane aiuterà la famiglia del sospettato dell'atroce delitto a provarne l'innocenza. Intanto il Natale incalza, sì pure il ventottesimo compleanno di Jane la cui reputazione rischia di essere mandata in frantumi proprio dall'amicizia con Lord Trowbridge, zio dell'accusato. Chi è davvero il colpevole, quale segreto cela il misterioso e prezioso medaglione rinvenuto sul corpo del cadavere e chi sembra disposto a tutto per eliminare i testimoni del delitto, compresa la stessa Jane? Un giallo colto e originale preziosamente riuscito. (http://www.stephaniebarron.com/index.html)

domenica 22 novembre 2009

Chi sostiene il fondamentalismo islamico non può chiamarsi cittadino d'Europa

Questo e altro scrive Ayaan Hirsi Ali, di origine somala ma naturalizzata olandese, scrittrice, sceneggiatrice e deputato nelle file dei socialdemocratici di cui è noto l'impegno nelle campagne per la difesa dei diritti umani.
Da un suo articolo pubblicato recentemente su Vanity Fair, Ayaan Hirsi Ali dice che per non vivere nella paura del fondamentalismo bisogna contrattaccare: "E abbiamo tre strumenti per farlo (...) In primo luogo bisogna lanciare una campagna culturale contro il fondamentalismo islamico, che passi attraverso i libri, il cinema, i giornali. Questo compito spetta ai cittadini, non ai governi. Che invece, e questo è il secondo punto, devono cambiare le regole della cittadinanza: in troppi diventano cittadini europei senza capire che cosa significhi esserere cittadino europeo, cioè senza conoscere e rispettare i valori del Paese che li accoglie. Serve un contratto scritto tra l'individuo e lo Stato: se lo rompi perdi la cittadinanza. La religione deve restare un affare privato, mentre vanno studiati la lingua, i valori, le tradizioni locali. Per diventare italiano, per esempio, devi conoscere la Costitzione italiana e promettere di rispettarla. Infine, e qui mi rivolgo all'Europa, è necessaria una politica dell'immigrazione comune a tutti i Paesi membri: regole uguali per tutti per stabilire se un immigrato è legale o illegale, per accettarlo o meno". (...) "L'Islam radicale insegna: 'segui le orme del profeta Maometto'. Io rispondo "Segui le orme della tua coscienza, come individuo sei sempre responsabile delle tue azioni".
Dopo aver ricevuto una fatwa con condanna a morte per aver firmato la sceneggiatura del cortometraggio di Theo van Gogh -il regista ucciso nel 2004 da un fondamentalista islamico- Ayaan Hirsi Ali oggi vive negli Stati Uniti come rifugiata.

Il peso della farfalla

Forse non sarò obiettiva quando parlo di Erri De Luca ma lasciatemi dire che il suo ultimo libro è un concentrato di scrittura perfetta. Parole mai lasciate al caso, una struttura narrativa semplice che buca l'animo del lettore. Nel rapporto tra un camoscio e un cacciatore ne 'Il peso della farfalla' c'è tutta l'imperfezione dell'umanità, la potenza della natura, la verità dell'esistenza.
"Un uomo è quello che ha commesso. Se dimentica è un bicchiere messo alla rovescia, un vuoto chiuso".

sabato 21 novembre 2009

Chi ha ucciso Sarah?

In mezzo a tanti thriller storici dal roboante successo internazionale un buon romanzo, un piccolo giallo che si trasforma in riflessione sociologica non guasta. Tanto più se il narratore è il valente Andrej Longo -già molto apprezzato in 'Dieci'- che nella sua Napoli racconta dell'indagine sulla morte sospetta di una ventenne di buona famiglia, Sarah. A trovarne il corpo in una caldissima giornata di agosto è un giovane poliziotto che sulla morte di quella coetanea non smette di interrogarsi fino all'imprevedibile soluzione del caso. In una città svuotata di gente e illusioni, le riflessioni di un giovane spinto a guardare con rigido disincanto al labile confine tra bene e male, mentre l'indifferenza, l'ignobile pochezza si insinua nelle case della presunta gente perbene. 'Chi ha ucciso Sarah?' di Andrej Longo (edito da Adelphi) è un libro da regalare e regalarsi.

giovedì 19 novembre 2009

Gli abbracci spezzati

L'ultimo film di Almodovar 'Gli abbracci spezzati' è un piccolo gioiello di narrazione cinematografica e un omaggio al buon vecchio cinema. Smesse le passionalità di film passati (Volver) Almodovar racconta di un uomo diviso a metà, della sua vita prima e dopo un incontro e un incidente che ne segneranno l'esistenza. L'uomo è il regista Mateo Blanco, perso d'amore per la bella Lena (Penelope Cruz) legata ad un ricco e anziano industriale, Ernesto Martel, geloso di lei fino all'ossessione. La storia precipita quando Lena decide di fuggire da Martel, giunto a picchiarla, perseguitarla per legarla a lei. Per amore di Lena, Mateo non si occuperà del montaggio del film che li ha fatti incontrare e che lui le ha quasi cucito addosso, lasciando che il produttore, lo stesso Martel, ne faccia ennesimo strumento per torturarli. Mateo e Lena vivranno la loro breve stagione di amore per certi versi presaghi della separazione che presto verrà. Un incidente, la morte di Lena e la cecità per Mateo che segnerà la fine della sua carriera da regista. Mateo è morto con Lena per lasciare spazio ad Harry Caine, lo scenggiatore, il narratore di storie deciso a vivere come se anche il cuore avesse smesso di vedere, percepire l'amore, quello assoluto ad esempio della collaboratrice di sempre, Judit e di suo figlio Diego che lo assiste nel lavoro e che ricostruirà con lui la sua storia con Lena, tornando al passato di dolore che può però riservare molte sorprese e anche una sfida, quella di dare nuovamente voce e forma alla bella Lena, sullo schermo come nei ricordi di quanti l'hanno amata, mentre scorrono le immagini di un film che Harry Caine non vedrà mai ma che Mateo ha impresso nel cuore. Un film spiazzante per la forza emotiva che sprigiona immagine dopo immagine che è anche consapevole contributo di studio per quanti volessero imparare cosa davvero è la cinematografia: inquadrature, scenografie, colori, costruzione dell'azione scenica, scrittura per immagini. Almodovar si conferma un talento indiscusso del cinema mondiale.

domenica 15 novembre 2009

"Il simbolo perduto"

Parafrasando il titolo.. l'occasione perduta, quella di Dan Brown di convincere il lettore delle sue doti immaginative (sulla scarsa qualità della sua scrittura invece non avevamo dubbi). L'ultimo corposo libro dell'autore del plurivenduto 'Il codice Da Vinci' delude le aspettative. 'Il simbolo perduto' racconta l'ennesima avventura in cui si trova invischiato il professor Langdon, esperto in simbologia, in quel di Washington questa volta e al cospetto della massoneria, dei poteri forti e di un fanatico del tutto fuori di testa. Tanti e poco risuciti i tentativi di rifarsi al fortunato 'Il codice Da Vinci', pochi barlumi di originalità, scrittura per certi tratti piatta e tutt'altro che coinvolgente. Non sale la suspence nemmeno quando al lettore Brown vuol dar da bere la morte di Langdon! Sì e quando l'uccide Brown la sua gallina dalle uova d'oro? Che dire.. speriamo che il prossimo film dell'ormai collaudata coppia Howard-Hanks (in produzione nel 2012) restituisca qualche emozione. Per il resto Brown appare più divulgativo del solito.. con in più uno spot turistico d'eccellenza per la bellissima Washington!

sabato 7 novembre 2009

La morte e la primavera

Ne 'La morte e la primavera' Mercè Rodoreda si esprime in una favola oscura dove tutto è espressione di dolore, di inspiegabile e tormentato anelito di morte. Difficilmente classificabile, il romanzo che più l'autrice catalana amò, al punto da scriverlo e riscriverlo più volte nell'arco della vita, finisce per inchiodare il lettore in una lettura convulsa e inquietante perchè sfiorando il fantastico ci si ritrova a peregrinare per boschi dove ogni albero si fa tomba per un uomo la cui anima si impedisce che fugga via con una colata di cemento nella gola in un rito macabro di morte che si fa evento collettivo in un paese dove la vita stessa è un incongruo stato d'essere e dove a dispetto di tutto un giovane cerca l'amore prima di sprofondare nel delirante abisso più cupo.

domenica 1 novembre 2009

Il diario perduto di Jane Austen

Ammetto la mia totale passione per la Austen. Sin da ragazzina mi tuffavo nelle sue storie, immedesimandomi nelle sue eroine, su tutte la mitica Elisabeth Bennet. Per questo ogni qual volta in libreria mi imbatto in una storia che si rifà alla Austen vado in brodo di giuggiole. Questa volta a cimentarsi con una parziale biografia dell'autrice inglese è Syrie James che accredita le sue fonti nel ritrovamento di lettere e scritti della Austen. Poco importa che nelle ultime pagine, ovviamente, lei stessa dichiari di aver inventato tutto o quasi, quel che di vero o verosimile c'è nel romanzo è la ricostruzione di quella che deve essere stata la vita di Jane Austen dopo la morte del padre. Tanto più che la James cerca di rispondere ad un interrogativo comune: come poteva parlare così bene di passioni, corteggiamento e innamoramento una donna che non aveva mai conosciuto l'amore? Ma è davvero stato così? E quanto della vita di ogni giorno ha ispirato i personaggi e le ambientazioni dei suoi famosi romanzi? Chi si celava davvero dietro il personaggio di Fitwilliam Darcy? Un libro che non dà risposte ma illumina i cuori di quanti amano la Austen e null'altro chiedeno se non di perdersi per un'ora o due nel suo mondo.
"Le donne povere non possono permettersi il lusso di scegliere, mia cara"
"La scelta è tutto quello che abbiamo. Se mai mi sposerò, sarà per amore. Un amore appassionato, profondo, vero, fondato sul rispetto, la stima, l'amicizia e l'affinità intellettuale. mai, mai per la sicurezza economica"

sabato 31 ottobre 2009

Via delle camelie

"E mi misi a camminare. La notte era buia e io sembravo una goccia di sangue".
Dopo il successo de 'La piazza del diamante' la casa editrice La Nuovafrontiera dà alle stampe un altro romanzo della scomparsa scrittrice catalana Mercè Rodoreda. Si tratta di 'Via delle camelie' ed è una gioia per i lettori lasciarsi avvincere da un'altro personaggio femminile intenso quale risulta essere quello dell'orfana Cecilia.
"Che hai fatto nella vita?"
"Stavo per dirgli che l'avevo passata cercando cose perdute e seppellendo passioncelle, ma non risposi, come se non l'avessi sentito.."

venerdì 30 ottobre 2009

"Julie&Julia".. il film!


"Julie&Julia". Ovvero un film accattivante e simpatico che mette in piano la vita della cuoca più famosa d'america -Julia Child- con quella di una trentenne newyorchese alle prese con un'impresa titanica: cucinare più di 500 ricette in un anno. Cast perfetto e una sceneggiatura e una regia rivitalizzate dalla mano magica di Nora Ephron (a cui si devono le migliri commedie degli ultimi 25 anni). Da non vedere se siete affamati o a dieta! Frase cult? "Sei come il burro sul pane.. il pane della mia vita!"

giovedì 29 ottobre 2009

Il sapore dei semi di mela


Pare sia un caso editoriale assurto agli onori delle cronache per il passaparola dei lettori in verità 'Il sapore dei semi di mela' non è un granché. Non ha nulla di originale. Anzi.. siamo sempre lì, con la ragazza che torna al proprio paesello a seguito della morte di una parente. Eredita una casa ed è costretta a fare i conti con il proprio passato e ovviamente ci scappa anche l'incontro con un bell'avvocato che pare lì proprio in attesa di lei. Vogliamo dire banale! Ma sì.. e siamo buoni!

martedì 27 ottobre 2009

La fortuna non esiste


"La verità è che nella vita puoi scegliere di essere triste e sentirti triste o di essere felice ed esserlo davvero, sta a te decidere. Ogni giorno". Così il protagonista di una delle storie che Mario Calabresi racconta nel suo ultimo libro. Verità ineccepibile. E non solo. Il libro convince per la drammaticità, l'autenticità e la potenzialità delle storie raccontate. L'America vittima della crisi e la sua gente, in cui tutti possono rispecchiarsi. Tra paure antiche e nuove la grande speranza dei piccoli cambiamenti. Un libro che punta dritto al cuore.
Così Michelle Obama: "Siamo dominati dalla paura che ci ha isolato, ognuno è chiuso nella propria casa. Paura di chiunque e di ogni luogo, paura che si mangia la fede, la fiducia e la speranza e che ti paralizza. La vita è sempre più difficile per le persone, ma non riusciamo neppure ad accorgecene, costretti come siamo con la testa sott'acqua. Tutti i figli di questo Paese devono avere il diritto di scegliere, devono avere ogni possibilità senza pregiudizi razziali, politici ed economici e la società li deve sostenere perchè possano trovare il loro posto nel mondo".

domenica 25 ottobre 2009

Nuovi fermenti nel mondo dell'editoria

Mi sembra interessante quanto scritto da Mirella Appiotti sulla prima pagina di 'tuttoLibri' de 'La Stampa' di ieri:
"Il colpo di scena di Carlo Feltrinelli: l’acchiappo dei due Nobel, il vecchio Saramago e la quasi sconosciuta Herta Müller per la «modica somma»(si dice) rispettivamente di 2 milioni e di 200mila euro, cui segue la domanda non del tutto bonaria su come ce la farà via Andegari a assorbire un’esposizione record come questa (specie ricordando, cattiveria per cattiveria,che della Müller il critico più autorevole di Germania ha lapidariamente dichiarato: «Di lei non dico niente...»). Gli equilibri tra le major. In mutamento. L’attuale schieramento dei poli: Mondadori, Rcslibri, Gruppo Mauri-Spagnol, nei prossimi mesi potrebbe diventare:Mondadori, Mauri-Spagnol, Rcs. A fronte di una minore aggressività rizzoliana cui sono mancati nelle ultime stagioni soprattutto i best sellers salvavita, Stefano Mauri e Co. hanno alzato il tiro, con incrementi per alcune testate del30% (in controtendenza rispetto al mercato) più l’acquisto totale o parziale di sigle importanti (Bollati Boringhieri, Fazi). Nel probabile vicino scontro frontale tra la supercorazzata di Segrate, priva (rimpianto o sollievo?) del tycoon Gian Arturo Ferrari impegnato con il nuovo Centro del Libro e la Gems, la battaglia si tinge anche di colore politico sempre più netto e opposto. Se le diano pure di santa ragione i due, ma non si parli di bipolarismo che in editoria significa assassinio della libertà". Ecco il link della pagina:

Dalla Sicilia con... amore!


Molti anni or sono, ho trascorso diverse ore nella biblioteca del mio liceo, complice un bravissimo pittore prestato alla scuola che regalava suggerimenti di lettura e pillole di saggezza. Fu lui a consigliarmi 'Retablo' di Vincenzo Consolo. Quando per i quarant'anni della casa editrice Sellerio 'Retablo' è tornato in libreria con una nuova veste grafica ho pensato che fosse il momento di rileggere quel libro a cui legavo tanti ricordi di gioventù. E' stata un'incantevole riscoperta. In 'Retablo' titolo preso a prestito dalla pittura c'è il ritratto di una Sicilia antica, misteriosa, bellissima, vista attraverso gli occhi di un pittore milanese in un viaggio avventuroso nell'isola al fianco di un giovane spretato vinto d'amore per una bella Rosalia.

Altra Sicilia quella di Camilleri che torna in pista con un nuovo piccolo giallo ispirato dall'attualità: 'La rizzagliata'. Niente Montalbano ma un direttore di telegiornale che dovrà disbrigarsi tra più o meno velate richieste e minacce di uomini di vario potere (politici, magistrati, avvocati, banchieri, mafiosi) per dare una notizia e così conservare il posto e forse persino recuperare la felicità familiare. Difficile, tanto più se la propria segretaria, quella sì pare desiderosa di far concorrenza a Montalbano, capace com'è a metter naso negli affari di tutti!

Un libro al giorno

Ho letto la notizia su Vanity Fair in edicola questa settimana e la cosa un pò mi ha fatto ridere. L'articola recita così: "Pochi riusciranno a battere i tempi di lettura dell'americana Nina Sankovitch, 46 anni, ex avvocato e oggi casalinga molto particolare. Dal 28 ottobre 2008, giorno del suo compleanno, si è data come obiettivo di leggere un libro al giorno (sotto le 300 pagine, con eccezioni) per 365 giorni. Il primo è stato L'eleganza del riccio di Muriel Barbery. Per seguirla e leggere le recensioni, il suo blog è http://www.readallday.org/ ". Ebbene potendo raccoglierei la sfida. Leggere un libro al giorno è più che possibile. Quando non ho impegni pressanti leggo anche due libri da 350 pagine al giorno. Dando per scontato che si tratti di narrativa e non di trattati di filosofia, sociologia o economia per intenderci. Leggere poi non riesco a percepirlo come un obiettivo da porsi ma una passionaccia sregolata incontenibile. Quando in tv sciorinano i soliti dati istat sui lettori italiani poi è uno spasso. Quelli come me non sono catalogabili, se l'istat considera 'lettori forti' quanti hanno letto più di 7 libri nei precedenti 12 mesi come si possono definire quelli che vanno oltre i 150? L'anno scorso ho dovuto interrompere la compilazione di un questionario per la Feltrinelli perchè alla domanda 'quanti libri hai letto nello scorso anno' il campo da riempire non prevedeva più di due cifre da inserire. Ovvero non concepivano un numero superiore al 99! Tutto questo per dire che quella della signora Sankovitch non ha il sapore dell'impresa impossibile, tutt'altro! Chi ama leggere non si pone limiti! Se mai il limite te lo pongono le persone con cui vivi, quando si accorgono di essere accerchiati da libri ormai ammonticchiati ovunque ma questa è un'altra storia...

sabato 24 ottobre 2009

"Julie & Julia"


Libro potenzialmente devastante per chi è a dieta.. ma no scherzi a parte 'Julie & Julia' racconta dell'intrepido progetto di una ragazza americana alle soglie dei trent'anni, a cui un paziente e amorevole marito e tre gatti non bastano più. Sarà l'orologio biologico che reclama una maternità, sarà il poco interessante lavoro di segretaria e le aspirazioni di attrice soffocate sul nascere ma Julie sente il bisogno di cimentarsi in qualcosa di tutto suo, qualcosa che la faccia sentire all'altezza, qualcosa che le dia gioia, e cosa c'è di meglio del cibo? E di così ardimentoso quale realizzare in un anno tutte le ricette del mitico libro di Julia Child ovvero 'Impara l'arte della cucina francese' e raccontare della sua esperienza su un blog? Un anno dopo e qualche chilo in più Julie troverà quello che cercava.. e i lettori con lei, cibo per il corpo e per l'anima! E panetti.. quantitativi industriali di panetti di burro!

venerdì 23 ottobre 2009

Lo spazio bianco



Dal libro omonimo di Valeria Parrella il film della Comincini con una bravissima Margherita Buy. Una madre single, non più giovanissima, alle prese con un parto prematuro e l'angoscia di una vita sospesa. Film intenso.

giovedì 22 ottobre 2009

La contessa di ricotta


Nuovo libro della scrittrice sarda Milena Agus, che dire? Scrittura lieve.. spinge al sorriso, strappa qualche amara riflessione ma più di tanto non va. Nulla di così dirompente da lasciare un segno.

domenica 18 ottobre 2009

"Revolutionary road"


"Revolutionary road" di Richard Yates.
Un buon libro, scrittura artigianale, molti dialoghi, fattura tipicamente americana. April e Frank, i protagonisti. Due insoddisfatti, incastrati nei ruoli che la società impone loro. Lui, l'uomo che provvede alla famiglia con un lavoro che non ama ma che gongola appena può dimostrare il proprio fascino sulla gente. Odioso, puerile e snervante. Lei, la brava donnina di casa dalle aspirazioni soffocate che si riscatta con un gesto di assoluta devastazione di sé. Coraggiosa nella lucida follia. Intorno l'America degli anni '50, buonismo imperante che nasconde la noia e lo smarrimento dei più. Il personaggio più autentico: John, il pazzo.

"Le vite degli altri"



Ieri pomeriggio, complice la pioggia, mi sono rintanata in casa a vedere 'Le vite degli altri' per la regia di Florian Henckel von Donnersmarck. Un film che consiglio a tutti.

"Leggere è come avere un verme nel midollo".


"Leggere è come avere un verme nel midollo", sosteneva L. Durrell.
Questo è per me la lettura. Semplicemente una condizione di vita.
In questo blog inizialmente verranno riproposte, nei week-end, tutte le recensioni apparse, a partire dall'autunno del 2000, sul sito http://www.ageitalia.net/.
A seguire commenti e brevi recensioni su libri, film, spettacoli teatrali, cd, mostre ma anche news spulciate sui giornali e siti web in giro per il mondo.
Insomma tutto quello che susciterà in me emozione! Che presunzione!!!
Benvenuti allora ne 'Le stanze di Alba', e a quelli che da anni mi seguono in altri spazi auguro.. bentornati!